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Il substrato anatomo-fisiologico dell'autoguarigione

di Sonia Fioravanti


Quanto detto nell’articolo precedente, nel linguaggio anatomo-fisiologico, si può esprimere così: il potenziale di auto guarigione si verifica specificatamente attraverso la mediazione dell’asse ipotalamo-ipofisi – sistema immunitario (rapporti tra cervello primario/sistema endocrino/cervello enterico/sistema immunitario).

Un IO incapace di accogliere le sensazioni ed i bisogni reali, cioè il prevalere del cervello razionale sul limbico crea le condizioni per l’instaurarsi di un assetto neurochimico tipico dell’ansia o degli attacchi di panico.

Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni!

Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico.

Non solo ansia e attacchi di panico!

Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute (in particolare il sistema immunitario).

Il cortisolo (l’ormone dello stress) adrenalina, radicali liberi , quando prodotte in eccesso e per molto tempo, sono le molecole responsabili dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche) e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio.

Lo stesso Io Cosciente, però, è anche la parte che può attuare la nostra liberazione (e guarigione).




E’ possibile, infatti, allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi (Io animico!) , essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito, l’autoipnosi e le tecniche di imagery favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia e -a livello biochimico producono le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina, dopamina, citochine, linfochine. Gioia è autoguarigione.

Le emozioni negative come il dolore, la paura, la rabbia, la tristezza, il sentimento di inadeguatezza, l’ansia, se non vengono accolte, comprese e trasformate dall’Io cosciente, se sono troppo intense o ci accompagnano per un tempo troppo lungo, possono diventare squilibrio, disagio, e manifestarsi attraverso il linguaggio del sintomo fisico o psicologico.

Il sintomo, la malattia, rappresentano così una forte spinta a capire, sciogliere e risolvere il problema a monte, causa dell’emozione negativa disturbante.

C’è un modo per aiutare questo processo di autoguarigione, una frequenza che alcuni ricercatori hanno definito il segreto della vita.

E’ la frequenza che incontriamo quando siamo felici, quando ridiamo, quando giochiamo …è vitalità, espansione di sé, forza …uno spazio di trasformazione e cambiamento nel quale “sentiamo” che possiamo farcela a guarire dal nostro stare male, qualunque forma abbia preso nel tempo, dalla gastrite al sintomo fobico, dall’artrite alla depressione.

 
 
 

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