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Le Cronache di Arret - Parte 4

I cinque misteri della carta colorata di Leonardo Spina Report dell'alieno Clownik sul pianeta Arret


Eccellentissimi Signori, nel ringraziarvi della benevolenza con cui avete accolto l’ultimo mio (oggettivamente assurdo) rapporto, debbo avvertirvi che anche questo mese la relazione che sono costretto a farvi non è meno pazzesca, illogica, stravagante, tale da sembrare -ai vostri Augusti Occhi- completamente falsa; e invece è la realtà degli usi e costumi del bizzarro popolo di questo (meraviglioso) pianeta.

Una delle stranezze più grandi (e per gli Arretiani, qualcosa di veramente fon-da-men-ta-le, che gli piace tantissimo) è quello che loro chiamano “denaro”, una cosa che ha delle capacità magiche inspiegabili.

La carta denaro serve per fare le cose: mangiare, abitare, andare dal medico, ecc. La maggior parte agli Arretiani, lavora tutta la vita per averne.

Però poi ci sono quelli che non fanno nulla dalla mattina alla sera e ci hanno molta ma molta più carta denaro di tutti. Questo è il primo mistero.

Si tratta di pezzi di carta colorata che grandi tipografie stampano in quantità enorme. Queste tipografie si chiamano “zecche” (proprio come i parassiti dei cani).

Ogni spazio sul pianeta ci ha le sue carte con un nome specifico: il bollaro, il neuro, la berlina, il rubbo ecc...

Dentro alla tipografia/zecca una carta denaro vale più o meno quanto un tovagliolino coi ghirigori; però, appena esce dalla zecca, con una sola carta denaro puoi avere un miliardo di tovagliolini!

Deve essere qualcosa che c’è sulla soglia della zecca a creare questa differenza! Una soglia davvero strabiliante: dentro: valore quasi zero, appena fuori: valore tantissimo!! E’ questo il secondo mistero. Quando la carta/denaro esce dalla zecca dove la portano? Alle banche……………

Sono luoghi anche questi assai misteriosi (ho provato ad entrarci ma ti cacciano via immediatamente).

Qua la carta denaro magica si moltiplica: finisce nei computer e da uno diventa cento. E’ il terzo mistero.

Se non ce ne hai abbastanza allora te la puoi far prestare. Però per fartela prestare devi avere qualcosa che vale molta carta denaro, sennò non ti danno nulla e ti trattano pure male.

Quindi: a chi non ha niente non danno niente! Ma -mi sono domandato-: se quello aveva qualcosa che valeva molta carta denaro perché gli serviva altra carta denaro? La risposta è: perché non aveva i liquidi! Ma le carte denaro sono solide! Insomma, o Eccellentissimi, io non ci ho capito molto.

Ricapitoliamo: se hai cose che valgono molta carta denaro senza liquidi e riesci ad ottenerne un prestito, (poniamo che ti diano 100 carte denaro) alla restituzione le carte denaro dovranno essere 120 e ben solide!!. Li chiamano “interessi”… e davvero, sono molto interessanti!

Seguitemi ancora, o Eccellentissimi, la storia si fa intricata. Voi direte: per avere il prestito vai alla banca e così loro ti danno i liquidi… Nemmeno per sogno: loro hanno orrore dei liquidi!

Procedono così: per prima cosa creano un posto-che-non-è-un-posto che si chiama conto…

A quel punto parte la faccenda: il denaro -poniamo 100- la digitano su un computer, e subito tu te lo ritrovi in un attimo in quel posto-che non-è-un-posto.

Ma quei 100 denari da dove vengono? Dal nulla! Il quarto mistero! La banca non aveva le 100 carte denaro, così le crea e quindi li ha all’attivo! Invece, siccome poi te li ha dati a te, allora lei li mette in passivo! Ma ce li aveva, prima di darteli!!

Quindi la banca prima ha incassato dal nulla 100 denari, poi da te ne vuole 120. Alla fine lei ne guadagna…220 !! E’ il quinto mistero.

In conclusione, o Sublimi, c’è da dire che molti Arretiani vorrebbero fare i banchieri, perchè sono quelli che non fanno nulla ma hanno più carta denaro di tutti!

 
 
 

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