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Le Cronache di Arret - Parte 2

La Vera Democrazia di Leonardo Spina Report dell'alieno Clownik sul pianeta Arret


Il pianeta Arret, per noi che lo osserviamo dallo spazio, riserva sempre situazioni degne di studio che, spesso finiscono per farci fare delle grasse risate.

E ce n’è sempre una! Adesso tutto il pianeta è in fibrillazione perché negli Spazi Uniti d’Amedica ci stanno le elezioni democratiche.

Ora, dovete sapere che gli Spazi Uniti si considerano (e si fanno considerare) come la più grande democrazia di Arret. Sono molto potenti e ci hanno bombe e missili di tutti i tipi e le gettano spesso sulla testa di chi (secondo loro) non fa la democrazia: pensate quanto ci tengono!

Per addentrarci nel racconto dobbiamo prima capire che significa questa parola democrazia. Abbiamo scoperto che è originaria della lingua creca e significa letteralmente potere del ceto popolare, infatti quelli coi soldi (i nobili) producono l’aristocrazia, che significa appunto potere di quelli coi soldi.

Siccome però su Arret le parole le usano a casaccio: la parola democrazia la intendono per descrivere la forma di governo della maggioranza, che significa che: il partito che alle elezioni risulta numericamente superiore comanda; pure se questo partito è fatto da ricchi e ricconi, sempre democrazia è, secondo loro.

Le elezioni -quasi da tutte le parti- le fanno così: ci sono delle stanze con delle scatole (trasparenti fanno più bella figura). Le chiamano seggi, chissà perché, se stanno tutti in piedi.

Il cittadino (disgraziato del popolo o riccone, non fa differenza) va lì con un pezzo di plastica che dice che lui è proprio lui (documento), gli danno un pezzo di carta (numerato) e lui (in segreto) mette una croce sul partito che vuole far vincere, che gli piace, che gli conviene, per cui l’hanno pagato, che gli darà un posto di lavoro, un pacco di pasta, un paio di scarpe, una escort…Le motivazioni sono tante.

Il giorno dopo contano i pezzi di carta e capiscono quale partito governerà quel popolo, disgraziati e ricconi. Anche in modo così controllato ogni tanto qualcuno “mischia le carte”: quando succede si chiamano brogli : gl’imbrogli senza im (sembrano meno gravi). In genere li fanno i ricconi.

Negli Spazi Uniti -la più autentica democrazia di Arret- non funziona per niente così, anche se le genti degli altri paesi pensano di sì.

La faccenda è molto complicata, perché loro lo sanno: più le cose sono complicate, più sono democratiche! Ma noi cerchiamo di semplificare.

Loro eleggono un capo (lo chiamano presidente). E come fanno?

Innanzitutto ci hanno solo due partiti; uno si chiama democratico (e quindi dovrebbe vincere sempre le elezioni) e un altro si chiama repubblicano (come se ci fosse da scegliere con la monarchia); in entrambi comandano i ricconi.

Un anno prima delle elezioni vere ci sono le primarie. Puoi votare solo se sei registrato alle liste di uno dei due partiti. I cittadini iscritti democratici dicono quale democraticone deve andare a fare le elezioni vere l’anno dopo, come pure gli iscritti repubblicani: quindi il partito designa un capo e questo è il candidato da votare. Fin qui sembra chiaro.

Se però fai un altro partito e ci hai un altro candidato, scordati di partecipare alle elezioni, non ti vogliono (caso mai -tra i due litiganti- dovessi essere tu a godere).

Col fatto che sei iscritto nelle liste di partito, come voterai, loro lo sanno prima di te.

Siccome gli Spazi Uniti sono 50, votano in ogni stato con un proprio sistema: in pratica ci stanno 50 sistemi di elezioni diverse, però sempre con le liste degli elettori preconfezionate: in pratica si sa già che quello Spazio è democratico e quell’altro è repubblicano. Direte voi: ma allora che ci vanno a fare a votare? E’ quello che mi chiedo anch’io.

Solo alcuni Spazi sono indeterminati: Il Pishigan, la Barizona, il Clohio e pochi altri. In pratica è qui che si vince o si perde. Perché?

Perché il cittadino non vota direttamente, ma elegge i grandi elettori che sono i rappresentanti degli Spazi, capito?

No?

Non fa niente, nemmeno gli Amedicani lo capiscono.

Alla fine vanno a Pashington 50 grandi elettori? Macché: ce ne vanno 541, perché gli Spazi mandano grandi elettori a seconda del numero dei loro abitanti.

Questi 541, però, non è mica detto che votino democratico o repubblicano in modo corrispondente all’orientamento di quelli che li hanno inviati…possono votare all’opposto: in genere non lo fanno ma potrebbero. Alla fine eleggono il Capo, questo benedetto presidente.

Ma in quanti vanno a votare? Nemmeno la metà: quindi il Capo, se va bene, è eletto dalla metà della metà degli elettori (+1) (ma non doveva essere la maggioranza)?

E’ dal 1700 (quando a votare erano circa 2 milioni di cittadini) che questi usano ‘sto sistema… (ora sono 214). Milioni.

La cosa veramente divertente, però è come si vota…

Ricordate la stanza con le scatole trasparenti?

Bene, il seggio c’è anche qua. Però quando voti nessuno ti chiede se tu sei davvero tu, e la scheda non è numerata. Quindi tu puoi passare tutta la giornata in giro per i seggi della città a votare quante volte ti regge la penna! In genere questi votatori seriali sono pagati in bollari (altri pezzi di carta verde), quindi si mettono coll’impegno!

Questo spiega anche perché i candidati devono essere ricconi.

Negli Spazi Uniti si può votare per posta.

Cioè si può trasformare un onesto cittadino in un votatore seriale: con un po’ di bollari, ti compri una signora che, comodamente a casa sua, tra un drink e l’altro stampa schede elettorali, le vota, le imbusta, lecca la busta, ci mette pure i cuoricini e le spedisce al seggio.

I voti sono ovviamente tutti validi.

Ci sono stati casi in cui hanno votato i morti (cioè andavano ai cimiteri e prendevano spunto dai nomi delle tombe); casi in cui i votanti erano di più dei cittadini in età di voto ecc…

Qualche volta si sono accorti di aver votato troppo e allora gettano via sacchi di posta pieni di schede votate…Quando li trovano dicono: ecco i brogli ! Ma poi va tutto bene.

Ciliegina sulla torta: il voto elettronico. Tu voti con

e mail (non certificata)…Figuriamoci dove possa andare a finire.

Lo sappiamo: in un sistema controllato da un signore che si chiama Pill Kates che è per i democratici (però imparziale!).

Quest’anno i due candidati sono Ronald Brump e Cammella Charris: uno dei due diventerà presidente? Chi lo sa: prima di cominciare stanno già tutti gridando al broglio. Chissà perché, visto che il voto è così controllato e democratico…

ULTIMORA: ha vinto Brump. Tanti che ne ha presi che non hanno nemmeno provato a imbrogliare…



 
 
 

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